Nel 1908, nel "Bollettino"
dell'Associazione Ginnastica Senese, "madre" di quasi tutte
le discipline sportive senesi, si parlò per la prima volta di Hockey,
un gioco che in alcune grandi città stava iniziando a conoscere una buona
popolarità. Soltanto nel 1920, però i frequentatori di S. Agata cominciarono
a praticare il pattinaggio che, insieme alla sezione Hockey a rotelle,
fondata nel 1928, avrebbe rappresentato negli anni '30 l'unica vera attività
portante della gloriosa società penalizzata dall'ingerenza del partito
fascista.
Nel 1928, Turati, massimo gerarca dello sport, forse stimolato dal fatto
che Bruno Mussolini, figlio del Duce, fosse un abile pattinatore e giocatore
di Hockey, decise che questa attività sportiva doveva essere rilanciata,
riorganizzò la federazione, da tempo inattiva, nominando un Commissario
straordinario, e stabilì che riprendessero rapidamente i campionati nazionali
di Hockey a rotelle.
Nel 1932 la Mens Sana si iscrisse al 1° campionato nazionale disputato
a Roma al quale, oltre ai senesi, erano presenti soltanto altre 3 formazioni,
Novara, Milan, Gloria; la nostra squadra si classificò 3° e il titolo
andò ai milanesi. L'anno successivo le squadre iscritte furono 13, ma
inizialmente fra queste non figurava la
Mens Sana perché non c'erano soldi sufficienti. Recuperata addirittura
a iscrizioni già chiuse, grazie alle pressioni e alle facilitazioni offerte
dalla federazione, nei campionati disputati nuovamente a Roma la formazione
senese si classificò terza, alle spalle di Novara e Padova. Le prime otto
società vennero ammesse al successivo campionato di 1° Divisione. Fra
i giocatori, tutti di buon livello, si misero particolarmente in luce
il Capitano Roberto Marchi, Pianigiani, Macucci, Salvini, Vanni e Ricci.
Nel mese di Agosto la squadra senese fu invitata a Roma per incontrare
una rappresentativa locale sulla pista del Dopolavoro dell'Urbe, considerata
la più grande d'Europa. La stampa romana, in fase di presentazione dell'incontro,
aveva parlato di partita fra le "due più forti squadre nazionali"
e la cornice di pubblico fu davvero imponente.
Nonostante il terreno fosse altre 100 metri quadrati più grande di quello
su cui si allenavano a Siena i mensanini, l'incontro
fu molto equilibrato e terminò con la vittoria dei padroni di
casa per una rete a zero.
La squadra senese era formata da: Salvini, Pianigiani, Ricci, Marchi,
Macucci e Trachi. Nel maggio del 1935, in vista dei campionati italiani,
le due squadre di Hockey della Mens Sana si recarono a Firenze, gentilmente
ospitate nella pista di pattinaggio dello Chalet Bologna al Piazzale Michelangelo
dato che l'impianto di S. Agata non era più utilizzabile.
A fine giugno, comunque. la squadra partì per Genova per disputare il
campionato italiano, inserita in un raggruppamento in cui doveva affrontare
Novara, Busto Arsizio e Sampierdarena. Questo importante impegno rappresentò
il classico canto del cigno e subito dopo l'attività dell'Hockey a rotelle
a Siena cessò.
L'hockey a rotelle ha avuto nella Mens Sana una tradizione di notevole
qualità. E' stata quella dell'hockey la prima squadra senese ad arrivare
in serie A in una disciplina sportiva.
Dopo le gloriose vicende anteguerra con Roberto Marchi (giocatore e successivamente
arbitro internazionale), nel 1954 inizia si può dire la seconda stagione
con Bruno Tiezzi che porta in pochi anni alla promozione in serie A. Bruno
Tiezzi, anche lui arbitro internazionale di hockey e successivamente ai
massimi vertici tecnici della federazione internazionale di hockey porta
la cultura triestina del rotellismo, che vuol dire gioco moderno, veloce,
spettacolare. Sono Traversi, Fratagnoli, Landi, Giamello, Gesuele, Carli,
Fineschi, Toppi, Leonardi e Calderai che nei mitici anni '60 portano alla
ribalta nazionale il nome della Mens Sana. Ma la retrocessione mette in
crisi la Mens Sana e per alcuni mesi sarà il Dopolavoro Ferroviario e
poi l'Olimpia Colle a tenere in vita alla meno peggio l'hockey senese.
Si ricomincia a parlare di hockey a Siena nel 1976 con l'Associazione
Sportiva Siena che confluisce poi nella Mens Sana rivitalizzando una delle
più vecchie e gloriose sezioni mensanine. E' sempre Bruno Tiezzi l'animatore
che poi lascerà il passo ai suoi collaboratori essendo chiamato successivamente
al più alto incarico dirigenziale, quello di presidente della società
per tirarla fuori, insieme a Lanfredini, dal mare procelloso dei guai
finanziari.
Intanto sotto la guida di Mauro Calderai l'ex giocatore che ha assunto
il ruolo di allenatore inizia un prezioso lavoro di ricostruzione che
si basa sui giovani. La Mens Sana passa rapidamente dalla promozione regionale
alla serie C ed infine alla serie B. C'è un tentativo di salire in serie
A con l'apporto dell'argentino Maldonado, di gran classe e di alcuni prodotti
dell'hockey grossetano, ma l'impresa finisce per essere molto costosa
ma poco produttiva. Nel 1982 dopo che si era creato un solido gruppo di
atleti e grazie anche al fortunato arrivo a Siena di uno studente universitario
goriziano, Oscar Grassi, che si rivelerà portiere di gran classe e a due
grossetani Tassi e Marinoni, viene conquistata la promozione in A2, campionato
di nuova istituzione.
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